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BOLOGNA – Mancano 2 settimane esatte alla Pasqua del 2001 e mentre l’Italia si prepara ad accogliere il prossimo “G8” a luglio con sede a Genova (si parlerà molto di questa manifestazione, e non in positivo…), in tv va in onda la seconda edizione del “Grande Fratello”, i bambini guardano “Go-kart mattina” sulla “Rai” e i cartoni a ogni fascia oraria su “Italia 1”, Roma sta svestendo lentamente i panni del primo Giubileo del nuovo millennio e la Virtus Bologna, sponsorizzata dal colosso dei dolciumi “Kinder”, sta per vincere il suo primo grande “slam” della storia (scudetto, coppa nazionale, Eurolega) toccando l’apice degli anni d’oro della pallacanestro italiana sotto la presidenza di Marco Madrigali, subentrato ad Alfredo Cazzola proprio nell’inverno del 2000. Sono anche gli ultimi anni della Serie A di calcio come “el dorado” del pallone e per la diciottesima giornata di campionato (la prima di ritorno) i match di maggiore interesse sono rappresentati dallo “spareggio” per l’accesso all’Europa Fiorentina-Parma 0-1 e Bologna-Roma, avendo i romani in testa a 39 punti con la Juventus a inseguire con 33 lunghezze mentre i felsinei sono undicesimi a quota 24.

Il lutto, la tensione e i nazionali

Allo stadio “Dall’Ara” sono presenti in 37.000 e 12.000 sono ospiti, fra cui i presidenti Giuseppe Gazzoni Frascara e Franco Sensi, che da quando é divenuto patron dei giallorossi non ha ancora mai espugnato il capoluogo emiliano: 3 sconfitte, fra cui una in coppa nazionale, e 2 pari (batosta 1-0 in coppa nazionale il 30/8/1995, 3-2 in Serie A il 30/11/1996, 0-0 il 28/9/1997, 1-1 l’8/11/1998 e 1-0 il 12/12/1998). Inoltre, questa é una domenica che inizia nel segno della tristezza: lo scorso venerdì 9 febbraio, in un tragico incidente con la moto, ha perso la vita Niccolò Galli, prodotto del vivaio bolognese e figlio del grande Giovanni, portiere di Fiorentina, Milan, Napoli a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 e le squadre entrano in campo con il lutto al braccio prima di onorarlo con un minuto di silenzio. La tensione é palpabile e fra le curve rivali sono subito scintille intanto si comincia a diffondere la notizia di scontri con feriti fuori dallo stadio a causa di agguati da parte della tifoseria di casa e della polizia ma sul campo, nel mentre, si parla di calibro tecnico alto…Francesco Guidolin schiera i suoi con un onesto 4-4-1-1 in cui spiccano il brasiliano Lima e l’odiato centravanti ex laziale Signori al netto degli infortunati Tarantino, Womè, Cruz e Kolyvanov (gli ultimi 2 a costituire 2/3 dell’attacco titolare) mentre Fabio Capello opta per il suo solito 3-4-1-2 pur dovendo rinunciare al capitano Francesco Totti, ai registi Cristiano Zanetti e Assuncao, ai difensori centrali Aldair e Zebina ma il suo assetto è comunque ricchissimo di campioni come Nakata, che giocherà la Confederations Cup di luglio in Giappone e Corea del Sud arrivando in finale (perderà contro la Francia) e parteciperà al mondiale dell’anno seguente al pari del francese Candela, dell’uruguagio Guigou (che andranno fuori ai gironi dietro le rivelazioni Danimarca e Senegal), gli argentini Samuel, Batistuta (buttati fuori sempre al primo turno insieme alla Nigeria per mano di Svezia e Inghilterra), il brasiliano Cafù futuro capitano dei campioni e gli italiani Tommasi, Montella, Delvecchio (eliminati agli ottavi dopo aver subito la rimonta per 2-1 al golden gol dai coreani del sud a causa di 5 reti regolari annullate in 4 sfide di un torneo di cui si tornerà a parlare anni dopo scoprendo cose non belle e molti vertici FIFA sconteranno conseguenze giudiziarie più o meno importanti…).

Partenza forte malgrado assenze e coppe

La Roma, con Emerson schierato titolare per la prima volta, parte subito forte non pensando al fatto che il prossimo mercoledì arriva il Liverpool in Italia per l’andata degli ottavi di Coppa Uefa (finirà 0-2 con doppietta di Michael Owen); mentre la Juventus regolerà 3-0 il pericolante Napoli in Piemonte, i giallorossi vogliono dare continuità alla vittoria con il Napoli sempre per 3-0 e al pirotecnico 2-1 ottenuto a Parma una settimana prima grazie a 2 reti fantastiche di Batistuta a fine girone d’andata (l’anno passato erano stati proprio 2 sconfitte consecutive per 1-0 a Bologna e 2-0 a Parma a innescare la crisi di dicembre che aveva fatto crollare i sogni di gloria giallorossi)…Signori impegna Antonioli in apertura con un bel sinistro dal limite dell’area ma da allora ci sono solo i lupi in campo: Cafù crossa per Batistuta, il cui colpo di testa va alto al 5′ e all’8′ Nakata svirgola di destro la bella sponda di Batistuta. All’11’ ecco il vantaggio ospite: Candela batte un fallo laterale su Delvecchio, che giunge sul fondo in area e crossa in mezzo verso Tommasi, che viene falciato da Nervo consentendo a Batistuta di segnare il suo quattordicesimo gol in campionato (quindicesimo in totale al momento, contando pure il timbro di Coppa UEFA nel 7-0 con il Nova Gorica) scagliando in rete di destro la firma che lo erge sempre di più a capocannoniere dei suoi sia in Serie A che in stagione; al 15′ ecco la prima polemica: punizione di Nervo e Rinaldi tocca involontariamente la palla di mano in area ma l’arbitro di Gallarate Racalbuto non ritiene punibile l’intervento con la massima punizione, al 21′ espelle Binotto per un fallo di reazione a danno di Emerson costringendo Locatelli ad arretrare in mezzo al campo con conseguente cambiamento verso il 4-4-1 casalingo. Al 35′ ecco lo 0-2 della Roma: Candela crossa in area di esterno destro, Batistuta fa di nuovo sponda su Cafù, il cui tiro viene smorzato da Padalino verso il limite dell’area, dove arriva Emerson che spara di destro sotto la traversa realizzando il primo gol in maglia romanista alla terza presenza totale (appena arrivato, a luglio, si era subito rotto il crociato destro restando fuori fino a gennaio); al 40′ altra occasione capitolina con una gran parata di Pagliuca su fendente destro di Nakata dai 20 metri e nel finale di primo tempo Samuel, Rinaldi oltre a Lima vengono ammoniti per gioco scorretto intanto che Cipriani rileva Olive al 39′ portando i suoi al 4-3-2.

Bologna indomito ma vince la Roma

All’inizio della ripresa Montella rileva capitan Delvecchio, la fascia passa a Tommasi e il centrocampista Brioschi rimpiazza Castellini facendo passare i rossoblù al 3-4-2 per tentare di rientrare in gara: al 49′ triangolo Batistuta-Nakata-Montella e palo a giro di destro del centravanti appena entrato mentre al 51′ Locatelli batte una punizione in area con Brioschi che riapre la sfida di testa con l’1-2; Al 55′ sponda di Signori e destro alto di Locatelli mentre al 60′ Emerson verticalizza su Batistuta, che appoggia per Montella ma il sinistro del bomber campano va oltre la traversa malgrado l’ottimo anticipo su Pagliuca. Al 56′ ecco Mangone che rileva Rinaldi e al 73′ ecco gli ultimi 2 cambi: Guigou sostituisce Nakata andando a dare l’equilibrio del 3-5-2 vero e proprio mentre l’ex Piacentini rimpiazza lo stremato Locatelli prima che, al 75′, Batistuta rubi letteralmente la palla a Montella su una mischia in area trovando la parata a terra di Pagliuca.

Guerriglia nel dopo-gara

Al triplice fischio la Roma torna a vincere in casa del Bologna per la prima volta dal 30 marzo 1991 (2-3 in rimonta), festeggia i 42 punti e il +6 sulla seconda in classifica mentre il Bologna arriva alla seconda sconfitta consecutiva in casa dopo lo 0-3 con l’Inter di una settimana prima, senza contare che non andavano in gol da Bologna-Verona 1-0 del 31 gennaio (successivamente avevano pareggiato 0-0 a Lecce) ma il post-gara è tutto dedicato agli scontri di una feroce rivalità sfociata dopo un gemellaggio rottosi ad inizio anni ’90: 2 romanisti vengono accoltellati nella zona della Curva rossoblù “Andrea Costa” (uno sarà ricoverato in condizioni gravi ma senza pericolo di morire mentre il secondo avrà una ferita superficiale) solo perché colpevoli di aver parcheggiato lì, un altro gruppo di tifosi capitolini vengono fatti oggetto di sassaiole sui loro pullman e autobus mentre le macchine targate “RM” si troveranno i vetri distrutti al netto di 30 giallorossi fermati per danneggiamenti ai negozi, alle auto e resistenza al pubblico ufficiale, da cui scaturirà una carica violenta della polizia nella zona del settore riservato agli ospiti…questo sarà il bollettino completo di un dopo-gara all’insegna dell’odio e della cattiveria seguiti ad una partita in cui si erano evidenziati cori razzisti di matrice territoriale da ambo le parti con l’eccezione del minuto di silenzio.

Considerazioni finali

A giugno la Roma vincerà il suo terzo scudetto (ad oggi l’ultimo alzato nella capitale e ultimo anche fuori dall’asse Torino-Milano) superando il Parma 3-1 in data domenica 17 giugno 2001 a danno della Juventus per 75-73 e il 19 agosto prossimo arriverà pure la prima Supercoppa Italia dopo aver battuto la Fiorentina 3-0 in casa mentre il Bologna si piazzerà al decimo posto dopo Roma, Juventus, Lazio, Parma, Inter, Milan, Atalanta, Brescia e Fiorentina a dimostrazione di un campionato estremamente competitivo e in cui si affermano sempre le solite note oltre alle sole sorprese di Atalanta e Brescia mentre la Coppa Italia era finita per entrambe a settembre, quando i rossoblù erano stati fatti fuori dal Venezia al secondo turno eliminatorio (2-2 in Veneto e 0-1 in Emilia-Romagna) e i giallorossi negli ottavi per mano dell’Atalanta (1-1 in casa e 4-2 a Bergamo)…infine, il cammino della Roma in Coppa UEFA si interromperà proprio contro il Liverpool futuro campione (sconfitta 0-2 in casa e vittoria per 0-1 in Inghilterra fra le mille polemiche per un rigore prima dato e poi tolto dallo spagnolo Garcia Aranda all’81’, a cui faranno seguito le espulsioni di Totti e Tommasi). Il destino ci metterà davanti un altro Bologna-Roma storico prima di vedere cosa succederà sul campo…al prossimo episodio!!!

Il tabellino

BOLOGNA-ROMA 1-2

BOLOGNA (4-4-1-1): Pagliuca; M. Castellini (46′ Brioschi), Bia, Padalino, Falcone; Nervo, Olive (39′ Cipriani), Binotto, Lima; Locatelli (73′ Piacentini); Signori (cap.). A disposizione: Coppola, Maresca, Gamberini, Olivera. Infortunati: Tarantino, Womè, Cruz, Kolyvanov. Allenatore: Guidolin.

ROMA (3-4-1-2): Antonioli; Rinaldi (56′ Mangone), Samuel, Zago; Cafù, Tommasi, Emerson, Candela; Nakata (73′ Guigou); Batistuta, Delvecchio (cap.) (46′ Montella). A disposizione: Lupatelli, Di Francesco, D’Agostino, Balbo. Infortunati: Aldair, Zebina, Assuncao, C. Zanetti, Totti. Allenatore: Capello.

ARBITRO: Racalbuto di Gallarate.

MARCATORI: 11′ rig. Batistuta (R), 35′ Emerson (R); 51′ Brioschi (B).

NOTE: Espulso Binotto (B) al 21′ per fallo di reazione su Emerson (R). Ammoniti Samuel, Rinaldi (R) e Lima (B) per gioco scorretto. Osservato un minuto di silenzio per la morte di Niccolò Galli, prodotto del Bologna e figlio dell’ex portiere Giovanni Galli, avvenuta venerdì 9 febbraio 2001 in un incidente stradale.

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