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E’ appena passata l’Immacolata Concezione del 2001 e il freddo stringe tutta l’Europa in una grande morsa, mancano appena 16 giorni al Natale e sia il Giappone che la Corea del Sud stanno finendo di completare i lavori relativi al mondiale che ospiteranno dal prossimo 31 maggio fino al 30 giugno 2002 dopo aver già visto la Francia vincere la sua prima Confederations Cup lo scorso 10 giugno. Intanto la Serie A é arrivata alla giornata n.14 (saltando la sesta, rinviata dal 10 ottobre al 19 dicembre per permettere che venisse recuperata la prima giornata di Champions League fissata per l’11 settembre ma bloccata dall’attentato alle “Torri Gemelle” di New York, un evento che stava per trascinare il mondo in una nuova guerra mondiale) avendo la seguente classifica: Inter 25 punti; Chievo, Roma 23; Milan 22; Bologna, Juventus, Lazio 20; Verona 19; Brescia 17; Udinese 15; Atalanta 14; Lecce, Torino 13; Piacenza 12; Parma 11; Fiorentina, Perugia 10; Venezia 4…le gare, in attesa che vada in scena il posticipo domenicale alle 20,30 Milan-Juventus, sono state la gara del sabato sera Piacenza-Bologna 2-0 (51′ e 63′ Hubner) mentre alle 15,00 di domenica é toccato a Brescia-Inter 1-3 (19′ Ronaldo; 20′ Tare; 63′ e 71′ Vieri), Chievo-Lecce 2-1 (22′ Marazzina; 52′ Cimirovic; 77′ rig. Corini), Parma-Roma 1-2 (31′ Di Vaio; 49′ Assuncao, 77′ Fuser), Lazio-Fiorentina 3-0 (12′ Poborsky, 59′ Crespo, 86′ Lopez), Udinese-Verona 2-1 (69′ Oddo; 83′ rig. Muzzi, 87′ Pinzi), Torino-Atalanta 1-2 (14′ Galante; 45’+1 Doni, 70′ Colombo), Perugia-Venezia 2-0 (45′ Vryzas, 80′ Rezaei). E’ un momento molto intenso anche a livello di calendario, visto che da appena 3 giorni si sono giocate le gare valevoli per l’andata dei sedicesimi di finale di Coppa UEFA oltre alla seconda giornata del secondo girone di Champions League mentre il prossimo mercoledì ci sarà spazio per il ritorno degli ottavi e l’andata dei quarti di Coppa Italia…proprio Milan-Juventus risulta la gara maggiormente segnata, in questa gelida domenica, come quella più segnata da questo calendario: mentre la Juve é andata a perdere 3-1 in casa dell’Arsenal in Champions, il Milan ha impattato 1-1 sul campo dello Sporting Lisbona in UEFA ipotecando il passaggio al turno seguente dove sfiderà il Roda mentre il prossimo mercoledì i bianconeri torneranno in campo per sfidare e superare la Sampdoria 5-2 (vittoria 2-1 all’andata) ipotecando il prossimo turno in cui si misureranno con l’Atalanta intanto che i milanesi dovranno rinviare per neve la sfida casalinga contro la Lazio che sarà giocata il 10 gennaio 2002 concludendosi 2-1 in favore dei meneghini (al ritorno espugneranno la capitale per 3-2 andando ad affrontare proprio gli juventini in semifinale all’inizio del nuovo anno).

Grande calcio fra calendari, campioni, politica sportiva

Milan-Juventus é, da sempre, una delle gare che hanno scritto maggiormente la storia del calcio italiano a livello di tifosi e anche quella sera la cornice non fa eccezione: 81.691 spettatori circa (10.000 torinesi almeno e tutti a gremire pienamente il primo anello della “Curva Nord”) con il mondo collegato e gli stati maggiori dei club presenti in tribuna…il presidente del Consiglio e del Milan Silvio Berlusconi con il suo vice, nonché presidente della Lega Serie A Adriano Galliani oltre alla “triade” juventina Moggi-Bettega-Giraudo a fare le veci dell’Avvocato Gianni Agnelli e di suo fratello Umberto assieme al presidente piemontese Vittorio Caissotti di Chiusano, avvocato appunto degli Agnelli (azionisti di maggioranza del club); va ricordato che, dal 1994 soprattutto, la rivalità sull’asse Milan-Juve fu soltanto sul campo, visto che entrambe le squadre presiedevano lo schiramento del nord assieme all’Inter di Moratti e al Parma di Tanzi adoperando “Tele+” come “pay tv” delle loro gare contro l’alleanza del centro-sud rappresentata dai club medio-piccoli oltre che comandata dal trio Roma-Lazio-Fiorentina (fu guerra totale a livello federale su ogni fronte, finché nel 2006 non usciranno fuori tante realtà rimaste nascoste solo in modo apparente…). La Juventus di Marcello Lippi, tornato in estate dopo il licenziamento nel 1999 e la successione poco più che biennale di Carlo Ancelotti, si schiera con un classico 4-4-2 in linea molto diverso dagli assetti offensivi della sua prima esperienza sabauda (3-4-3 o 3-4-2-1 nel 1994-99) pur contando assenze importanti come infortunati a livello del mediano Tudor, il difensore Birindelli, il centrocampista Paramatti e bomber Salas oltre all’esclusione per scelta tecnica del trequarti sta O’Neill…i padroni di casa, invece, affidato al loro grande ex regista in epoca sacchiana, ovvero il suddetto Carlo Ancelotti (arrivato a inizio novembre per rimpiazzare Fatih Terim dopo la sconfitta in casa del Torino per 1-0 riuscendo a ottenere un pari e 2 vittorie) sfruttano un 4-3-1-2 elementare ma in cui prevale la voglia di giocare e non ripartire nonostante defezioni tipo il regista titolare Pirlo, il mediano titolare Ambrosini, l’altro mediano Brocchi, il duttile Serginho e la punta Inzaghi (ex di giornata che rimanderà il suo primo incontro con i vecchi compagni al ritorno) insieme all’escluso José Mari. La prossima estate ci saranno i mondiali in Corea e Giappone, i primi del nuovo millennio e molti vi andranno a partecipare: il futuro vincitore brasiliano Roque Junior, che supererà la Germania 2-0 in finale con doppietta di Ronaldo dopo aver fatto fuori in semifinale 1-0 la rivelazione Turchia di Umit Davala (poi giunta terza al suo esordio nel torneo superando 3-2 i padroni di casa coreani), i danesi Laursen ed Helveg invece arriveranno primi davanti al Senegal nel girone A dell’Uruguay comandato dal duo Carini-Montero e della Francia vincitrice del tris dal 1998 in poi (mondiale, europeo nel 2000 e Confederations Cup nel 2001) avente nelle sue file Thuram con Trezeguet ma agli ottavi li batterà l’Inghilterra per 3-0, poi sarà la volta del Portogallo di Rui Costa (giunto terzo agli ultimi europei e tornato al mondiale per la prima volta dal 1986) eliminato fra le polemiche nell’ultima gara dei gironi dalla Corea del Sud con un bollente 1-0 (gara chiusa 9 contro 11 dai lusitani) assieme alla Polonia in favore degli USA intanto che l’argentino Chamot saluterà la competizione assieme alla Nigeria nel gruppo E facendo andare avanti la coppia Svezia-Inghilterra…infine, vedremo l’Italia delle bandiere Maldini e Del Piero insieme a Buffon, Iuliano, Zambrotta e Abbiati, Gattuso, Inzaghi uscire agli ottavi perdendo al golden gol contro la Corea per 2-1 in rimonta al 117′ dopo aver accarezzato la qualificazione fino all’88’ (in 4 gare gli azzurri di mister Giovanni Trapattoni si vedranno annullare 5 gol regolari oltre a vedersi negare 2 rigori e subire ammonizioni dedite a colpire tutti i loro diffidati) in una competizione che farà parlare molto dei suoi arbitri, fra cui l’ecuadoregno Byron Moreno (in quel periodo nella federazione italiana era rimasto un vuoto di potere da riempire nella FIFA a causa di imminenti elezioni in cui il presidente della Roma Franco Sensi voleva avversare la candidatura di Calisto Tanzi e, molto probabilmente, la nazionale pagherà questa cosa sul campo). Finora, la stagione di entrambe, coppe a parte, non é stata molto buona: il Milan ha mantenuto l’imbattibilità casalinga su tutti i fronti pur racimolando pochissimi risultati positivi lontano da Milano (2-2 a Brescia, 5-2 con la Fiorentina, 2-1 a Udine, 2-0 con la Lazio, sconfitta 3-1 a Perugia, 1-1 a Bergamo e col Venezia, ottimo 4-2 nel derby in trasferta, rovente batosta 1-0 in casa del Torino, 0-0 col Bologna e il Piacenza, 1-0 a Parma, 3-2 col Chievo in rimonta riuscendo pure a superare 2-0 e 4-0 il Bate Borisov, 2-0 e 1-0 col CSKA Sofia, 2-0 e 1-1 con i portoghesi mentre in Coppa Italia é stato sconfitto il Perugia 3-0 in casa e 0-0 agli ottavi) mentre la Juventus, giunta prima nel primo girone di Champions League davanti a Porto, Celtic, Rosenborg con 3 vittorie in casa, 2 pari e una batosta fuori (0-0 e 3-1 con i lusitani, 3-2 a Torino e delusione 4-3 a Glasgow, 1-1 in Norvegia e 1-0 in Italia), in campionato ha avuto molte difficoltà soprattutto lontano da Torino, dove ha vinto solo una volta (4-0 al Venezia, 2-0 a Bergamo, rimonta 3-2 al Chievo, 0-0 a Lecce, 0-2 in casa con la Roma, 1-1 a Firenze, 3-3 col Torino da che si era in vantaggio 3-0 nella prima mezz’ora, 0-0 a Bologna e con l’Inter, 2-2 in extremis a Verona, 3-1 col Parma, sconfitta 1-0 in casa laziale, 2-0 col Perugia).

Gol di Shevchenko e molta tensione

Da subito si capisce che sarà una sfida fra 2 squadre che non possono permettersi di avere paura: il Milan attacca e la Juventus non indietreggia mai, rendendosi pericolosa con Del Piero su punzione a giro di destro da fuori area verso il 15′ ma Abbiati si distende a fil di palo mandando fuori, poi Pessotto scende sulla sinistra crossando verso Trezeguet al limite dell’area permettendo al francese di servire Del Piero al volo ma il destro del capitano bianconero va fuori di molto al 20′ appena prima che Trezeguet mandi alto di testa su cross di Thuram in un inizio di gara in cui Maldini stende Zambrotta e Costacurta butta giù il medesimo Trezeguet. Al 23′ il Milan si fa vivo sul serio per la prima volta ma riesce già a fare 1-0: su lancio di Costacurta Moreno fa sponda di testa e Shevchenko si inserisce saltando David, Iuliano e Pessotto arrivando sulla fascia destra a mettere in mezzo il pallone ma il traversone gli esce talmente angolato da finire all’incrocio dei pali dall’altra parte con Buffon battuto (dirà anche l’ucraino dopo la sfida, al timbro n.11+0+3 sul momento, di aver avuto molta fortuna e che la sua intenzione vera era crossare ma alla fine dell’annata il suo bilancio personale ammonterà a 14+0+3 gol alla sua terza annata in Italia…ovvero la prima in cui segna a Buffon ma anche la terza consecutiva in cui punisce i torinesi a “San Siro” dopo la doppietta nel 2-0 del 24 marzo 2000 e il raddoppio in occasione del 2-2 in data 21 ottobre 2000); poco dopo Del Piero spedisce alto di destro ancora su punizione aggirando la barriera prima che Pessotto metta in mezzo ancora da sinistra su Trezeguet, che liscia la sfera in allungo consentendo a Davids di calciare da fuori pur spedendo la palla sul fondo…al 35′ altra punizione, stavolta calciato dalla trequarti da Albertini, Costacurta arriva a rimettere in mezzo di testa per Moreno ma la sua incornata di testa viene deviata fuori da Buffon sulla destra mentre al 45′ Lippi si vede costretto a fare già un cambio poiché Montero accusa un problema muscolare all’altezza dell’adduttore destro (rientrerà il 20 gennaio 2002 nel finale di Juventus-Atalanta 3-0) lasciando il posto a Zenoni, che va a fare il terzino destro consentendo a Thuram di scalare in mezzo.

Del Piero pareggia ma serve poco

All’intervallo dentro Zalayeta per Nedved (anche lui infortunato ma solo a causa di una brutta contusione rimediata…rientrerà la prossima settimana da titolare nel 2-0 contro il Piacenza) per passare al 3-4-3 (Zenoni-Thuram-Iuliano, Pessotto-Tacchinardi-Davids-Zambrotta, Del Piero-Trezeguet-Zalayeta) e proprio Zalayeta, al 47′ si rende subito decisivo recuperando una palla in area dopo aver lanciato Zambrotta: cerca il contatto con Maldini e Paparesta fischia rigore, che Del Piero realizza per l’1-1 incrociando di destro a mezza altezza malgrado Abbiati avesse intuito (per il capitano della Juve é il gol n.7+0+4+2 in stagione…a primavera totalizzerà 16+1+4+2 segnature contando pure che questo é il suo quarto timbro contro i milanisti a seguito di quello nel 2-1 del 15 ottobre 1995 sempre in Lombardia e della doppietta casalinga nel 4-1 del 28 marzo 1998). Subito dopo altro destro alto di Del Piero intanto che Costacurta, diffidato, protesta per un presunto fallo di mano di Trezeguet venendo ammonito (salterà la sfida in casa della Roma persa 1-0 con gol di Totti al 44′)…successivamente lo scatenato Shevchenko va via a Zenoni sulla sinistra dando poi la palla in mezzo a Moreno che costringe Buffon al miracolo dal dischetto del rigore ma il segnalinee annulla tutto poiché la palla era uscita su passaggio dell’attaccante ex sovietico; al 65′ dentro Simone per Moreno appena prima che Helveg metta in area col mancino verso Umit ma la sua “sforbiciata” di destro termina fuori precedendo l’ammonizione di Helveg per un fallo su Pessotto, proprio Umit lascia il posto al romeno Contra al 72′ consentendo ai suoi di passare al 5-3-2 (Helveg-Chamot-Costacurta-Maldini-Contra, Albertini, Gattuso-Costa-Albertini, Simone-Shevchenko). Al 80′ Davids abbatte con un’entrata molto dura Rui Costa e viene ammonito pure lui proprio prima che Lippi lo tolga per inserire Conte (rientrato da un infortunio al ginocchio che lo aveva tenuto fuori ben 7 mesi: da Juventus-Roma 2-2 dello scorso 6 maggio) in un finale in cui Albertini mette un altro spiovente destro su punzione in area ma il colpo di piatto destro al volo di Contra é bloccato da Buffon, poi di nuovo Shevhcenko dentro l’area per Simone, che tocca indietro su Costa ma Zenoni mura in angolo verso l’85’. Al triplice fischio un punto a testa accontenta poco le parti, visto che la Juventus non vince contro il Milan dal 3-0 a Torino del 25 febbraio 2001 mentre la gioia juventina sul campo rossonero non arriva dall’1-6 del 6 aprile 1997 contando, invece, che i milanisti non superano i rivali di sempre dal 2-0 con doppietta di Shevchenko di sabato 24 marzo 2000 (l’anno dopo si chiuse 2-2 con pareggio di Conte al 90′ scoccato) intanto che l’ultima soddisfazione milanesi in terra zabrata fu lo 0-2 timbrato da Weah del 9 maggio 1999 (Lippi non ha mai battuto Ancelotti…altro dato particolare): in classifica non é cambiato quasi nulla e ora la gerarchia é Inter 28 punti; Chievo, Roma 26; Lazio, Milan 23; Juventus 21; Bologna 20; Verona 19; Udinese 18; Atalanta, Brescia 17; Piacenza 15; Lecce, Perugia, Torino 13; Parma 11; Fiorentina 10; Venezia 4…manca ancora tanto, anzi, troppo.

Gioia juventina e basi per un futuro all’insegna del rossonero

Il 5 maggio 2002 la Juventus (dal 1992 giunta sempre sul podio tranne nel 1993 quando giunse quarta e nel 1999 che si piazzò settima: seconda nel 1992, 1994, 1996, 2000, 2001 oltre che prima nel 1995, 1997, 1998), superando 2-0 l’Udinese in Friuli-Venezia Giulia e approfittando della vittoria 1-0 della Roma sul campo del Torino oltre al 4-2 incassato dall’Inter sul campo della Lazio, vincerà il suo scudetto n.26 (il primo dal 1997/98 e il primo di Del Piero da capitano…un trionfo giunto a spezzare un biennio in cui prima la Lazio e dopo la Roma si erano sedute sul trono del torneo) avendo anche il capocannoniere Trezeguet (a parità col piacentino Hubner) forte di ben 24 firme nonché superando di un punto i giallorossi e di 2 i nerazzurri (71-70-69) dopo una rincorsa di 6 punti a 4 turni dal termine ed un’annata decisamente insufficiente sul piano dei risultati mentre il Milan chiuderà da quarto arrivando a rimontare sempre negli ultimi 90′ il Chievo al debutto in Serie A oltre al Bologna di una e due lunghezze (55-54-53) in modo da strappargli all’ultimo l’unico posto rimasto per la Champions League (l’anno dopo ciò si rivelerà decisivo per la sesta affermazione in tale manifestazione da parte dei meneghini)…in Coppa Italia il Milan cadrà proprio contro la Juve in semifinale (1-2 a Milano e 1-1 a Torino) ma poi i piemontesi cadranno contro il Parma all’ultimo atto (vittoria 2-1 in casa e batosta 1-0 fuori)…infine, sul fronte internazionale, vedremo una Juventus giunta ultima nel secondo girone alle spalle di Bayer Leverkusen, Deportivo La Coruna, Arsenal (10-10-7-7 punti) al netto di un Milan che lascerà la Coppa UEFA solo in semifinale contro i finalisti del Borussia Dortmund (sconfitta 4-0 in Germania e impresa sfiorata al ritorno per 3-1 con rete decisiva subita al 94′) che cederanno dinazi al Feyernoord per 3-2 dopo aver sbattuto fuori l’Inter (0-1 in casa e 2-2 in Olanda) in un anno che il derby di Milano poteva essere una finale internazionale per la prima volta…la Juve, poi, il prossimo 25 agosto 2002, vincerà 2-1 ancora a scapito del Parma la sua terza Supercoppa Italia dopo quelle del 1995 e 1997. Già si chiude il nostro viaggio nel passato di Milan-Juventus: si spegnono le luci, si apre il sipario e che vinca il migliore.

Il tabellino

MILAN-JUVENTUS 1-1

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Helveg, Chamot, Costacurta, Maldini (cap.); Gattuso, Albertini, Umit (72′ Contra); Costa R.; Shevchenko, Moreno (65′ Simone). A disposizione: Rossi, Laursen, Junior R., Donati, Kaladze. Infortunati: Ambrosini, Brocchi, Pirlo, Serginho, Inzaghi. Scelta tecnica: Mari. Allenatore: Ancelotti.

JUVENTUS (4-4-1-1): Buffon; Thuram, Iuliano, Montero (45′ Zenoni), Pessotto; Zambrotta, Tacchinardi, Davids (80′ Conte), Nedved (46′ Zalayeta); Del Piero (cap.); Trezeguet. A disposizione: Rampulla, Ferrara, Maresca, Amoruso. Infortunati: Tudor, Birindelli, Paramatti, Salas. Scelta tecnica: O’Neill. Allenatore: Lippi.

ARBITRO: Paparesta di Bari.

MARCATORI: 23′ Shevchenko (M); 47′ rig. Del Piero (J).

NOTE: Ammoniti Davids (J) e Helveg (M), Costacurta (M) per gioco falloso.

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